Fotovoltaico, l'Italia supera i 3 GW installati e si appresta a bissare

12 Gennaio 2011

Un fine 2010 veramente esaltante per il fotovoltaico, secondo quanto riporta una ricerca pubblicata nei giorni scorsi da iSupply, una società specializzata in ricerche di mercato. Il 2011 sarà anche migliore.
Secondo le stime dell'azienda californiana, infatti, negli ultimi tre mesi dell'anno appena conclusosi si è registrato un vero e proprio boom nel mercato del fotovoltaico, con una crescita di nuove installazioni mai registrata sin ad ora. Ben 975 megawatt, circa il doppio rispetto al trimestre precedente (487 MW) e più che quadruplicato rispetto allo stesso periodo nel 2009 (288 MW). Insomma, una vera e propria scalata, che dovrebbe portare il settore alla soglia dei 2 GW installati nel 2010, contro i 720 MW del 2009. E se teniamo conto dei dati pubblicati il mese scorso dal GSE (vedi Riferimenti) dovremmo aver già ampiamente superato i 3 GW totali installati nel paese.

Perché una tale crescita? Secondo iSupply la spiegazione risiede nella scadenza, fissata per il 31 dicembre scorso, del vecchio Conto Energia. Le tariffe piuttosto allettanti e la possibilità di un ritorno di investimento alto (15-18%) hanno generato una vera e propria corsa degli investitori, soprattutto stranieri, che hanno preferito il nostro paese ad altri, come la Francia, la Repubblica Ceca e la Spagna, ma anche la Germania, dove la riduzione delle tariffe o i tetti per le nuove installazioni imposte dai governi si sono rivelati dei deterrenti importanti.

Cosa succederà nel 2011? Probabilmente nelle prime settimane dell'anno si registrerà un lieve calo di richieste rispetto al trimestre scorso come reazione naturale al grande balzo in avanti, ma l'avanzata riprenderà poi inarrestabile, attestandosi su 1 GW all'incirca a trimestre, per un totale di 3,9 GW, circa il doppio rispetto al 2010. E' quanto sostiene Henning Wicht, direttore per il settore fotovoltaico di iSuppli, il quale ritiene, però, che l'Italia e gli investitori non saranno immuni da rischi.

Il primo di questi è rappresentato dalle decisioni del governo, che potrebbe stabilire di ridurre le tariffe più velocemente rispetto a quanto programmato (anche se ciò non avverrà certamente prima di sei mesi) con il nuovo Conto Energia. Un altro pericolo è costituito dalle regioni che potrebbero imporre, attraverso le linee guida regionali, dei limiti all'utilizzo di territorio. E infine la rete, in modo particolare nel Mezzogiorno, potrebbe risentire di questa crescita più che altrove, denunciando così tutti i propri limiti di connessione.

Fonte: Nextville.it

S.T.E. Pignotti vende e installa i propri prodotti in tutte le provincie della regione Marche: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro.
L'azienda ha sede a Civitanova Marche (MC) ed è specializzata nel settore della climatizzazione, pompe di calore ed energie rinnovabili.