Biomimesi: se il fotovoltaico mima gli occhi delle falene

24 gennaio 2011

I lepidotteri continuano a far colpo sui ricercatori energetici che perseverano nel tentativo di replicare la loro micro struttura ottica per migliorare le prestazioni delle celle solari

Ancora una volta Madre Natura viene in aiuto al mondo della scienza per offrire la soluzione più comoda a questioni puramente tecnologiche. Alla ricerca di un film anti-riflesso che migliorasse l’efficienza delle celle solari, un team della Nagaoka University of Technology si è lasciato ispirare dall’anatomia degli insetti, e per la precisione dalla speciale vista delle falene.
Gli occhi dei lepidotteri notturni sono rivestiti da una sostanza idrorepellente e antiriflesso che li aiuta a nascondersi dai predatori nel buio. Studiandone la microstruttura oculare gli scienziati nipponici hanno realizzato un nuovo film, adatto per la produzione su larga scala, che rivesta la cella solare riducendo la quantità di luce riflessa e aiutando quindi a catturare più energia solare.

In un documento pubblicato recentemente su Energy Express, il team descrive come questa pellicola sia in grado di migliorare le prestazioni dei moduli fotovoltaici in silicio cristallino in termini di efficienza di conversione. “I riflessi superficiali rappresentano una perdita essenziale per ogni tipo di modulo”, spiega Noboru Yamada, scienziato della Nagaoka University of Technology che ha condotto la ricerca con i colleghi della Mitsubishi Rayon Co. Ltd. e Tokyo Metropolitan University. “Un modo per aumentare l’efficienza è ridurre questi riflessi al minimo”.

Non si tratterebbe una vera e propria “prima volta” per le falene, già studiate per questa loro caratteristica dagli ingegneri della University of Florida, anche loro nel tentativo d’incrementare il rendimento energetico del fotovoltaico. In questo caso, però, il team ha scelto di studiare l’effetto del film antiriflesso concentrando i propri test a Phoenix e Tokyo, la prima perché una delle città della “Sunbelt”, l’area compresa tra il 35/o parallelo a Nord e a Sud dell’Equatore e caratterizzata da un elevato importo annuale della luce diretta del sole, la seconda invece proprio perché bene al di fuori della fascia solare e contraddistinta da una percentuale elevata di radiazione solare diffusa.

Le pellicole ispirate agli occhi delle falene dovrebbero migliorare l’efficienza annua delle celle solari del 6% a Phoenix e del 5% a Tokyo. “La gente potrebbe pensare ad un progresso molto piccolo, ma l’efficienza del fotovoltaico è proprio come i tassi di consumo del carburante per i veicoli stradali”, afferma Yamada “Ogni piccolo passo avanti aiuta”.

Fonte: Rinnovabili.it

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