Investimenti nelle rinnovabili: l'Italia quarta nel 2011

5 Novembre 2012

Con ben 29 miliardi di dollari in 12 mesi, subito dietro a Cina, Usa e Germania. In quell'anno, la metà di tutta la nuova potenza installata nel mondo è stata rinnovabile, il 71% in Europa. Se ne parlerà questa settimana agli Stati generali della Green economy

Le rinnovabili, quale settore capofila della Green economy, ha registrato numeri di tutto rispetto, anche in anni di recessione. Anche in Italia, che si piazza al quarto posto al mondo per investimenti nel settore. Nel 2011, infatti, si è assistito a un incremento storico, guidato, ancora una volta, dall'oriente: in Cina, nel 2011, sono stati investiti nel settore 51 miliardi di dollari, 48 miliardi negli Stati Uniti, 31 miliardi in Germania e ben 29 miliardi in Italia, che si attesta quindi al quarto posto al mondo per gli investimenti nell'energia pulita. Tuttavia, il nostro Paese non investe nello sviluppo di nuove tecnologie e, quest'anno, ha dovuto registrare, suo malgrado, un arresto pericoloso, dovuto ale traversie burocratiche a cui hanno portato le ultime misure governative. In tempo di recessione, però, le rinnovabili tengono duro: la metà di tutta la nuova potenza installata nel settore elettrico mondiale nel 2011, infatti, è stata rinnovabile, in Europa, addirittura il 71%. Il tasso maggiore di crescita è stato registrato dagli impianti fotovoltaici (+74%), che hanno rappresentato il 30% della nuova capacità "rinnovabile", per un totale di 47 nuovi GW installati. Bene anche l'eolico, che ha aggiunto gli 84 GW totali di capacità. Tutto questo verrà discusso questa settimana nel corso degli Stati generali della Green economy, composti dal Ministero dell’Ambiente e da 39 organizzazioni di imprese green. A Rimini, il 7 e 8 novembre sarà presentato un Programma per lo sviluppo della green economy, quale contributo per far uscire l’Italia dalla crisi e varare, col metodo dell’elaborazione partecipata, una piattaforma programmatica per lo sviluppo del settore in modo da approfondire la visione lanciata col Manifesto per un futuro sostenibile dell’Italia.

“Per affrontare la recessione italiana – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e del Comitato organizzatore – servono idee e iniziative per innovare, convertire, differenziare produzioni di beni e servizi per rilanciare nuove possibilità di sviluppo. La green economy è, in particolare in Italia, fra le poche possibilità concrete per aprire le porte a nuove prospettive. Per non perdere questo treno è necessaria una visione delle dinamiche in atto su scala ormai globale, perché se non si sa dove andare,non si coglierà mai alcun vento favorevole. Occorre inoltre favorire con continuità, senza arresti e ripensamenti che alimentano un clima di incertezza, lo sviluppo di settori strategici dalla diffusione dell’ecoinnovazione delle nostre produzioni manifatturiere allo sviluppo del riciclo e della chimica verde, dallo sviluppo delle energie rinnovabili al risparmio energetico, dalle filiere agricole di qualità ecologica ai mezzi e sistemi per una mobilità sostenibile”.

Fonte: ZeroEmission.eu

S.T.E. Pignotti vende e installa i propri prodotti in tutte le provincie della regione Marche: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro.
L'azienda ha sede a Civitanova Marche (MC) ed è specializzata nel settore della climatizzazione, pompe di calore ed energie rinnovabili.